mercoledì 15 giugno 2016

'Gli invisibili', il silenzio di George homeless nella Grande Mela


A poca distanza da Franny, dove era un miliardario, Richard Gere torna in un ruolo all’opposto di quello. L’anziano George è un homeless che si aggira alla deriva per le strade della New York invernale. Non ha dove dormire; se rimedia qualche soldo, lo beve; quanto a sua figlia Maggie non vuole avere nulla a che fare con lui. Malgrado possa usufruire di alcuni servizi sociali, non possiede la documentazione per ottenere gli aiuti a lungo termine. La trama degli Invisibili è tutta qui, ma il cineasta indipendente Oren Moverman sa come farla bastare. Non ricordiamo un altro film che esprima così bene la solitudine, lo smarrimento, la monotonia delle giornate degli “ultimi”. La cinepresa inquadra spesso le peregrinazioni del protagonista - tra ospizi per senzatetto e ospedali - inquadrandolo dietro superfici di vetro, grate e cancelli: come a rivelarne la “trasparenza” agli occhi del mondo. Altrettanto espressivo l’ambiente sonoro, dove il fitto vocio circostante fa da contrappunto al silenzio di George.

Fonte: repubblica.it

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